Sogol Mirzaei, artista iraniano: “Mia sorella a Teheran sente continui bombardamenti”

Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

France

Down Icon

Caricamento

Incontro Iran-Israele: "Credere che una popolazione stremata dalla repressione accoglierebbe con favore un intervento esterno è un grave errore di giudizio"

All'inizio degli attacchi israeliani, a oltre 4.000 chilometri da Teheran, Sogol non riusciva più a fare musica: "Ho provato a ricominciare, ma non riuscivo a resistere più di cinque minuti perché ero assorbita dal telefono e dalla necessità di aggiornarmi sulle notizie". Ritornare a suonare, per un concerto del Chakâm Ensemble, con la palestinese Christine Zayed e la francese Marie-Suzanne de Loye, al teatro Alliance Française di Parigi, "le ha fatto bene". Era il 18 giugno . "Ho potuto sfogare la mia rabbia e la mia tristezza", dice a bassa voce. Confessa di aver versato una lacrima per l'emozione condivisa dal pubblico: "Abbiamo eseguito il brano 'Olive', originariamente scritto per la Palestina, che abbiamo dedicato all'Iran e a tutti i paesi in guerra".

Intervista di Camille Scali

Le Nouvel Observateur

Le Nouvel Observateur

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow